martedì 18 novembre 2014

Tor Sapienza Capitale

Tor Sapienza non è una periferia. Assolutamente no. Non nello scenario sociale italiano. C'è un centro di accoglienza che riceve in larga parte richiedenti asilo politico e minorenni che è stato assaltato in seguito al presunto tentato stupro di una ragazza da parte di un uomo con accento dell'Est Europa. Nel centro ci sono  persone provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. Chi l'ha assaltato lo sapeva benissimo.

Cosa rimane quindi della vicenda? Razzismo. Sia quello autentico che quello di riflesso. Per razzismo di riflesso intendo quello suscitato da notizie false, propaganda dell'odio. L'esempio più lampante è la storiella dei trenta/quaranta euro al giorno destinati agli immigrati che sbracano sulle nostre coste. Cosa assolutamente falsa ma, come tutte le leggende metropolitane, rapida a diffondersi e durissima a morire. In un momento come questo di ridimensionamento economico per molte persone può succedere quello che è avvenuto a Tor Sapienza. Spiriti deboli e facili da plagiare hanno la materializzazione del nemico di fronte casa e i professionisti dell'odio xenofobo fanno il resto.

La cosa che più mi ha colpito, documentata dalla trasmissione televisiva Gazebo, sono state tre signore, casalinghe, quelle classificabili come "Laggente". Dichiarano straziate che si aggredisce il centro per richiamare l'attenzione dei media in favore dei rifugiati perché vivono in condizioni pessime. Sembrerebbero parole da dolci nonnine ma le telecamere della trasmissione documentano che all'interno la gestione della struttura è ottimale. 

Quelle tre "nonnine" incarnano tutta l'ambiguità de "Laggente di merda", sempre pronta a protestare per togliere diritti agli altri, che ci ha portato ad avere un certo tipo di governanti e a ritrovarci nella condizione economica e sociale in cui siamo. Di persone così siamo circondati. Sarebbe potuto succedere altrove, indistintamente a Nord, Sud o Centro. A Tor Sapienza si è solo verificata la congiunzione di elementi per dare sfogo alla banalità del male. Roma caput mundi e Tor Sapienza Capitale della cattiveria. 

So perfettamente che non bisogna generalizzare. Non tutti a Tor Sapienza sono così. Non tutti gli italiani sono così. Ma ne siamo circondati. Ovunque. Casapound e Forza Nuova non mi hanno mai fatto veramente paura. Le tre "nonnine" (e chi è come loro) mi inquietano.



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