giovedì 15 febbraio 2018

Meno male che Silvio c'è

Ci risiamo, Silvio Berlusconi ripropone il contratto con gli italiani, nello stesso studio televisivo, con lo stesso presentatore e con una uguale scrivania. Che meravigliosa metafora di questo assurdo Belpaese, per dirla con Guccini. 
Prima di alzarsi dalla suddetta scrivania il divin Silvio dice a Bruno Vespa che nel caso non dovesse tenere fede al quel simbolico contratto lo autorizza a sputtanarlo. Che fenomeno! 

Il primo famigerato contratto con gli italiani risale al 2001. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Abbiamo potuto verificare l'immobilismo e la nocività della sua azione di governo, la sua propensione alla menzogna ma più di tutto l'attitudine a concepire il governo come strumento personale, quindi come un fine, e non come un mezzo per governare, come dovrebbe essere, con i provvedimenti sia popolari che impopolari che ne dovrebbero conseguire. Ha dato la colpa ai sindacati, alle opposizioni e a complotti internazionali per quello che lui non ha voluto fare nonostante la più ampia maggioranza parlamentare della storia repubblicana, quella derivata proprio dalle elezioni seguite al contratto con gli italiani del 2001. 

Perse di un soffio le elezioni del 2006, vinse quelle del 2008 e ci ha portato sull'orlo del baratro nel 2011. Si ricandidò nel 2013 e perse di nuovo ma anche stavolta solo per un soffio. Però nel panorama parlamentare entrò prepotentemente il Movimento cinquestelle.
Movimento cinquestelle con una propensione alla menzogna superiore a quella dello stesso Berlusconi, un assembramento di casi umani a cui è stata offerto il privilegio di sedere negli scranni parlamentari, e relativi  compensi e benefits, in cambio del capo chino alle volontà dei padroni della Casaleggio&Associati. Principale strumento della loro azione politica sono le cosiddette bufale, ovvero menzogne concepite e diffuse col metodo Goebbels, il guru della propaganda nazista. La messa alla gogna, con apposita rubrica sul blog, dei giornalisti sgraditi che ne hanno smascherato le ipocrisie e le meschinità. Si sono spinti fino alla campagna anti-vaccini, un attentato alla salute pubblica, dei bambini in primis. 

Ecco, se la risposta a Berlusconi è il Movimento cinquestelle, va tenuto conto che Berlusconi e Forza Italia hanno sostenuto e votato in Parlamento la legge che impone l'obbligatorietà dei vaccini per frequentare scuole e asili. Berlusconi e Forza Italia almeno con i fondamenti base che ci rendono un Paese sviluppato, libero da epidemie e malattie mortali, almeno con questo non ci scherzano. 
Per questo, per quanto paradossale possa sembrarmi mentre lo scrivo, meno male che Silvio c'è!